Chips 16 | Cosa succede quando sei bravo ma nel posto sbagliato? Perdi soldi.
Tratto da una storia vera (e personale)
Messaggio: Prima di lasciarti alla Chips di oggi (un’altra storia, un po’ tenera…) devo rispondere al risultato bulgaro del sondaggio di un paio di settimane fa… pare che vogliate tutti imparare a giocare a Poker :-)
Ok, sono contento di condividere dei contenuti di gioco anche qui in Chipcount ma ho bisogno di fare un paio di precisazioni:
Visto che è un desiderio di molti, ma non di tutti e non essendo il cuore dell’attività di Chipcount, gli iscritti a Chipcount non saranno automaticamente iscritti a Basics, la sezione dedicata al Poker giocato che da oggi vedrete nel Tab Menu qui sopra. Quindi i post con le lezioni di Poker saranno disponibili qui in piattaforma ma chiunque volesse riceverli anche direttamente in mail dovrà iscriversi in autonomia alla sezione Basics qui in Chipcount flaggando la relativa voce all'interno della propria area personale. Questo per non intasare la mail delle persone più di quanto già sia.
I contenuti di Poker giocato verranno pescati dalla nostra piattaforma Pokertalk Basics (ho usato lo stesso nome per semplificare e invece forse sto facendo casino…) che forse conosci già e ha l’obiettivo sì di insegnare il Poker ma soprattutto di educare al Poker. E tra le tonnellate di video lezioni che si trovano in piattaforma sceglierò, qui per Chipcount, quelle lezioni che all’insegnamento di gioco affiancano un retrogusto di strumento per il Decision Making che rimane il main topic di Pokertalk e di Chipcount.
[Momento marchetta]. Per te che sei iscritto a Chipcount, se volessi di più, l’abbonamento annuale a Pokertalk Basics è scontato del 20% col codice: CHIPCOUNT. Dacci un occhio. Altrimenti goditi tutti i contenuti gratuiti che condividerò qui in Chipcount nella sezione Basics.
Il primo video in uscita è “Azioni differenti raccontano storie differenti”, in uscita il 1 Marzo. Clicca, salva e non perdertelo.
Fine. Ora ti lascio alla Chips di oggi. Buona lettura o ascolto.
In questa foto ci sono il giocatore più forte del mondo e il giocatore più scarso del mondo. Sapresti individuarli?
Spoiler: sono lo stesso giocatore.
Spoiler pt.2: sono io.
(prosegue dopo la foto)
Questa foto è tutta sbagliata. Cioè quando la guardavo nel periodo in cui è stata scattata mi sembrava fichissima. Ora posso dire che fa tenerezza per quanto racconti, nitidamente, la terribile esperienza del protagonista. Che, ricordiamolo, sono io. Quello lì, là in mezzo, rasato con le cuffie.
Perché dico così? Ora ti racconto.
Prima però ti do l’insegnamento che questa Chips ti vuole lasciare: c’è un detto nel mondo del Poker che recita: Se sei il decimo giocatore più forte al mondo ma ti siedi al tavolo con i primi nove… ecco, se ci pensi vale in qualunque campo professionale. Rimanendo sempre su di me per semplificare:
Io ho un Dottorato in Statistica e sicuramente quando sono a cena coi miei amici e c’è da dividere il conto in proporzione sono campione indiscusso, ma se vado al Cern di Ginevra sto zitto e ascolto.
Il Poker Player sa che più del talento, la bravura e lo studio, c’è un fattore da tenere in considerazione ed è sicuramente alla base di una strategia vincente e, probabilmente, la decisione da prendere più determinante: si chiama Table Selection. La scelta del tavolo. Un giocatore di Poker perde parte del suo tempo per analizzare il tavolo a cui si è seduto o ha intenzione di sedersi per capire se a quel tavolo ha, o può ottenere un vantaggio competitivo. Non è una perdita di tempo, è molto importante. E, mi ripeterò, ma vale in qualunque campo professionale. Lo sport semplicemente lo descrive più facilmente. Puoi essere anche Rafa Nadal ma se ti iscrivi a un torneo con Federer e Djokovic la tua possibilità di avere vantaggio diminuisce rispetto a quando ti trovi contro Berrettini o Tsitsipas.
Scegliersi il tavolo, scegliersi il contesto, scegliersi le battaglie è alla base di un processo decisionale efficace e una strategia vincente.
(prosegue dopo la quote della settimana)
Ok, Matteo, questo è il Poker Model ormai lo sappiamo. Ma torniamo alla tua foto sopra.
Azz, speravo ti fossi dimenticato…
Ok, facciamola fuori.
Come si vede dalla didascalia la foto è del 2010. Nel 2010 io ero al top della mia forma e carriera pokeristica, nel 2010 sono stato per lunghi tratti numero 5 al mondo della mia specialità.
Giocavo tanto, vincevo tanto, guadagnavo tanto.
Ero fortissimo. Ma nel momento in cui è stata scattata quella foto, o meglio anzi, in quella foto io sono il giocatore più scarso al tavolo. Il pollo. Non ho possibilità di vincere. Adesso ti spiego perché e poi ti dico perché ho parlato di tenerezza.
Sopra ho scritto “numero 5 al mondo della mia specialità”. Ecco. Sta tutto lì. La mia specialità erano i Sit&Go online. Ora, senza entrare nel tecnico: giocavo un tavolo solo con 9 giocatori, online. Mentre nella foto sono seduto a un torneo MTT live. Sempre semplificando: più tavoli con centinaia di giocatori, dal vivo.
Ok, ma il gioco è sempre lo stesso no? Mi dirai.
Ecco, no. Sempre senza entrare nel tecnico: sia le due specialità (sit&go vs mtt) che le due modalità (online vs live) sono così diverse tra loro che, benché il gioco del Poker sia lo stesso, le dinamiche cambiano a tal punto che si può essere fortissimi in una specialità e scarsissimi in un’altra.
Ecco io avevo completamente sbagliato la scelta del tavolo, il contesto. Non potevo essere profittevole, lì.
Potevo solo perdere e perdere soldi.
E la tenerezza, a guardare la foto ora, è perché tutto, ora lo posso notare, è così evidente dal mio linguaggio del corpo e le mie decisioni.
Ho la felpa. Perché i giocatori di Poker hanno le felpa. Ma non la uso, Il cappuccio è giù (motivo per cui i giocatori di Poker usano la felpa, per nascondere più parti del corpo possibili e non dare informazioni). Ce l’ho solo perché si fa così.
Ho gli occhiali da sole. Ma sono sul tavolo. Stesso discorso della felpa. Ma più grave probabilmente.
Ho le cuffie. Ma non sto ascoltando musica! Di questo ne sono sicuro perché mi da proprio fastidio ascoltare musica mentre faccio qualsiasi altra cosa figurati se e quando mi devo concentrare sul prendere decisioni. Però ho le cuffie. Perché si fa così…
Sono in posa ma non ho le carte.
Tutto in questa foto vorrebbe raccontare che io sia un giocatore di Poker. E invece, lì quel giorno, ero un giocatore di Poker scarso. E la foto lo racconta benissimo.
Ricordati: quando parliamo di prendere decisioni o fare soldi la scelta della battaglia che vuoi combattere è fondamentale.
✏️ Matteo Fini | Pokertalk Chipcount: perché nello studio e formazione personale e professionale every chip counts.
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