Va beh, il titolo di questo articolo è una piccola concessione alla mia nota passione per il Rap e alla mia amicizia con Grido dei Gemelli DiVersi. Me la concedo perché erano mesi che aspettavo questo momento…
Qualche settimana fa stavo seguendo una live del mio canale preferito: Chessburger TV. Dove il Maestro Fide Alessio Boraso ti porta nel magico mondo degli Scacchi con competenza, simpatia ed eleganza. E, come probabilmente sai seguendo i miei canali, io da qualche tempo gioco anche a Scacchi. Malissimo chiaramente.
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Scacchi e Poker hanno molti punti in comune, come sai se segui Pokertalk. E io stesso quando propongo le attività Pokertalk in Azienda uso gli Scacchi per spiegare che anche il Poker non è un gioco brutto e cattivo, anzi.
Ma torniamo a noi.
Finalmente l’altro giorno durante la live hanno chiesto al Maestro Boraso se giocasse anche a Poker e il Maestro ha risposto come sospetto da mesi: Sì. Lo sospettavo un po’ perché, come detto, i due giochi si assomigliano in quanto entrambi giochi di strategia dove, sostanzialmente bisogna prendere buone decisioni dopo aver valutato variabile e dinamiche, e un po’ perché l’ho sentito spesso usare un linguaggio pokeristico durante le analisi delle sue partite alla scacchiera. E non non mi riferisco tanto a espressioni come “qui giochiamo Cavallo F3 tentando un Bluff” oppure “andiamo All in dai, spingiamo il Pedone!” che sono termini ormai di uso comune anche fuori dal tavolo verde. Ma perché a volte il Maestro Boraso usa espressioni tipiche dell’analisi pokeristica come “molto spesso”, “buono tante volte”, “standard”, forse gli ho sentito dire pure “nel lungo periodo”, e altre, che magari sono proprie anche dell’analisi scacchistica, non lo so, ma sicuramente rimandano a concetti probabilistici tipici della Statistica che nel Poker di alto livello si usano abitualmente e quindi ho il dubbio che in realtà il buon Boraso giochi e studi il Poker più di quanto voglia far trasparire [anche perché ha ammesso di essere stato un giocatore di Magic in passato, gioco che, come è noto, ha dato i natali a molti dei più forti giocatori di Poker della prima ora, come ad esempio il nostro grandissimo Dario Minieri].
Quello che è certo, ma non mi sarei aspettato niente di diverso da un laureato in Ingegneria Matematica, è che a domanda non ha risposto bollando il Poker come gioco d’azzardo o di Serie B, perché sicuramente conscio del fatto che il Poker sia uno splendido e complesso gioco di abilità dove le competenze Matematiche possono avere un ruolo decisivo. Dice il Maestro:
“Il nesso tra Scacchi e Poker è che si diventa bravi giocando, studiando e con una buona dose di ossessione e poi entrambi i giochi sono molto basati sul calcolo”
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E benché poi la chat del canale sia partita verso una discussione sul concetto di fortuna in questo o quel gioco, discussione comunque molto educata, altro merito che do al Maestro, aver creato una Community a sua immagine, pacata, preparata, educata e divertente, dicevo, benché poi la discussione sia volata via, l’unica mezza annotazione che mi permetto di fare ad Alessio è quando lui dice, con la consueta compostezza e autoironia, difendendo giustamente la sua disciplina:
“Nel caso del Poker il Calcolo è estremamente più banale…”.
Ecco, non sono preparato abbastanza sugli Scacchi per poter dire che sia vero o meno però mi piace ricordare che anche nel Poker il Calcolo è tanto, complesso e fondamentale. Non so dire se più o meno degli Scacchi quindi mi limito a ricordare che Scacchi e Poker sono entrambi giochi di abilità e strategia con la differenza che gli Scacchi sono un gioco a informazioni complete, la scacchiera è lì, la vedi, potenzialmente puoi calcolare tutte le possibili azioni e reazioni del tuo avversario, il Poker no, il Poker è un gioco a informazioni incomplete, alcune carte non le vedi, altre non le vedrai mai, e questo rende tutti i calcoli, se non più complessi, inevitabilmente più approssimati.
(prosegue dopo il quote della settimana)
A Poker ogni decisione non sarà mai perfetta. L’obiettivo e avvicinarsi all’ottimo di lungo periodo. A Scacchi sento dire spesso che vince chi sbaglia meno. Se non sbagli non perdi. Sarà vero?
✏️ Matteo Fini | Pokertalk Chipcount: perché nello studio e formazione personale e professionale every chip counts.
Ps: Volevo fare sapere al Maestro che gioco la Alapin (male) 😅
📺 Hai visto il nuovo episodio di “Le Parole del Poker nella Vita Vera”?
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