Chips 20 | Se nessuno ti ascolta è male, ma se nessuno ti capisce è peggio.
L'importanza di leggere. Ma soprattutto di farsi leggere.
L’altro giorno mentre montavo una video lezione da rendere disponibile sulla nostra piattaforma Pokertalk Basics ho sorriso quando mi sono ritrovato a dover spiegare con una didascalia cosa intendessi per “nulla sbananato”. Ti lascio lo screenshot qui sotto. Così sorridi anche tu vedendo la mia faccia super impegnata mentre cerco le parole giuste e la faccia super perplessa del buon Luca.
(prosegue dopo la foto)
Come si legge nella didascalia “Nulla sbabananto” non è un termine tecnico chiaramente e ha la sola pretesa di rafforzare il concetto di “nulla”. Sembra incredibile ma nella Community pokeristica il concetto di “banana” è ampiamente codificato :-)
Sorrido perché questa licenza che mi sono preso mi rimanda a un leggendario passato che fu. Quando insegnavo Matematica all’Università Statale di Milano. Perché, sì, insegnavo Matematica, ma lo facevo alla facoltà di Scienze Politiche, dove puoi immaginare quale interesse potessero avere gli studenti per la materia più odiata del mondo. Ma è in quell’occasione, in quel contesto, che ho capito un concetto che poi giocando e studiando il Poker ho valorizzato oltremodo, ossia, semplicemente, l’importanza di farsi capire. Ti può sembrare una sciocchezza ma tu puoi anche essere il Matematico o il filosofo o il medico, più preparato del mondo, ma se quando spieghi le tue cose nessuno ti capisce è tutto inutile. È un esercizio di stile, come direbbe Jake La Furia, insieme a Marra e Gué. Ma non porta benefici a chi ti sta ascoltando.
(prosegue dopo il video)
Sperare che gli studenti amassero la Matematica era visionario, ma fare in modo che almeno la capissero è diventato il mio obiettivo. E come fare? Come fare se non conoscono le basi della materia? Come fare se non conoscono i termini e il linguaggio di quella materia? Ho smesso di parlare il mio linguaggio e ho iniziato a usare il loro. Spiegavo la Matematica usando metafore riconoscibili e comprensibili. Non termini ignoti al loro vocabolario. Ha funzionato.
Col Poker poi capisci che questo concetto è fondamentale. Anzi vitale. Vitale farsi capire. Perché se stai imbastendo un bluff e ti sforzi di raccontare una storia credibile, devi essere sicuro che il tuo avversario ti stia uno ascoltando e due capendo. Altrimenti il tuo sforzo è inutile. E diversamente da un’aula accademica dove alla peggio gli studenti ti sbadigliano in faccia e giocano a Candy Crush se al tavolo il tuo avversario non capisce quello che stai dicendo il pericolo è che si comporti esattamente all’opposto di come vorresti tu. Magari sbagliando, ma vincendo il piatto. Il tuo piatto.
Farsi capire, farsi leggere, è un’arte. Non capirlo, non dargli importanza, ti fa perdere tempo. Ti fa perdere soldi.
✏️ Matteo Fini | Pokertalk Chipcount: perché nello studio e formazione personale e professionale every chip counts.
📺 Hai visto il nuovo episodio di “Le Parole del Poker nella Vita Vera”?
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Una “chips” da 30 e Lode!
Bravo Matteo!
I tuoi studenti sono stati davvero fortunati ad averti avuto come Professore all’università.
Scegliere le parole per farsi capire dall’interlocutore è davvero un’arte, ma soprattutto un esercizio quotidiano.
E tu possiedi l’abilità più importante per praticare questa arte: semplificare la complessità (o meglio quello che può apparire complesso, come la matematica, come il poker).