Chips 23 | Pokertalk in LinkedIn. Un'avventura che ti parla di noi.
Siamo entrati nel tempio del lavoro. A modo nostro. Te lo racconto.
Notifica. Un vocale di Willy.
“Frateeeeeee andiamo in LinkedIn. Ora non me ne frega un cazzo se sei a Malta, se sei depresso, se la borsa crolla, la guerra, il covid, se la tipa ti ha lasciato. Tu ora alzi il culo, prendi un aereo e ti presenti bello in forma che questa è un’occasione che non possiamo perdere”.
Non che ci volesse Willy per farmi capire che portare Pokertalk in LinkedIn fosse una figata, ma condivido questo messaggio per farti capire come sto messo: praticamente ormai sono schiavo in casa mia. Ma mi piace così. Lui si occupa della parte commerciale, cerca e trova le occasioni. E a questa di LinkedIn ci stava lavorando da un po’ e ci teneva tantissimo. Sono anche abbastanza sicuro che abbia fatto loro un sontuoso sconto, ma io non chiedo. Di questo si occupa lui. Il mio compito è portare in scena una figata. Coinvolgere le persone, farle incuriosire e divertire nel mentre e far loro portare a casa qualcosa nel poi. Che sia un’ora, mezza giornata, un giorno o addirittura quattro come sono stati per Nexia Audirevi a inizio ottobre (un’altra storia che ti racconterò tra un po’), la qualità deve essere sempre alta. È l’unico comandamento che mi do. Il meglio che posso perlomeno.
Ecco se Willy è un po’ un Emi lo Zio, io devo essere un po’ più un Salmo.
Entro, spacco, esco, ciao.
(prosegue dopo il video: Pokertalk in LinkedIn by Luca Pinotti)
In LinkedIn poi ci siamo andati ed è andato tutto benissimo. Intanto la location era pazzesca: 19esimo piano di una torre sopra Stazione Garibaldi a Milano da dove si vedeva tutta la città. Gli uffici super tech con una zona tipo curva che si è adattata alla grande alla nostra attività. Che per i nostri più fedeli aficionados specifico essere stata una classica sessione di Poker Model Live, ormai il nostro prodotto di punta. Cibo e confort che uscivano da tutti gli angoli (anche se io prima di andare in scena ho l’”abitudine” di chiudere lo stomaco come un teatrante di prosa e passare gli attimi prima al cesso come Eminem BRabbit in 8Mile… del resto il Rabbit è anche il nostro logo…) e poi le persone. Chiara Galati che ci ha voluto e ospitato è un vulcano di energia, ma tutte le persone coinvolte si sono messe in gioco alla grande mollando gli ormeggi in pieno stile Pokertalk. Lo dico sempre
“il successo di una formazione non lo fa chi parla, ma chi ascolta”
e col Pokertalk davvero è oltremodo tutto molto interattivo per cui ho bisogno che ti butti perché lo show lo facciamo insieme.
Ti lascio qui sotto un galleria di foto della giornata in LinkedIn raccolte dall’occhio incredibile del buon Luca Pinotti e ci sentiamo per la prossima avventura.
✏️ Matteo Fini | Pokertalk Chipcount: perché nello studio e formazione personale e professionale every chip counts.
Ps: se sei arrivato a leggere fino a qui e vuoi lavorare con noi, scrivi a call@pokertalk.it









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Credevo avrei cambiato la sigla dopo gli ultimi avvenimenti ❤️ #Link&Talk