Chips Extra | Prendere una decisione "in Posizione" è la scelta vincente (al tavolo, al lavoro, con la fidanzata, su Spotify....)
Insegnamenti e vantaggi strategici.
Sono arrivate le statistiche di fine anno di Spotify e questo mi ricorda che, innanzitutto un altro anno è finito e approfitto di questa chips extra per augurarti un grande 2024, e poi che quest’anno abbiamo lanciato anche noi un nostro primo piccolo Podcast che a quanto pare ha riscosso un buon successo di interesse e di pubblico. Non è un flex, ma un pochino di soddisfazione sì, dai.
A marzo infatti è uscito Value | L’Equity delle Parole il cui sottotitolo dice tutto “Parole che raccontano storie, dentro e fuori dal tavolo”. Un buon modo per avvicinarsi ai temi Pokertalk con dei piccoli racconti tra il serio e il divertente dove le parole che si usano al tavolo diventano strumenti per spiegare concetti fondamentale nella Teoria delle Decisioni buona per risolvere questioni personali e professionali.
Se te lo sei perso te lo lascio qui di seguito:
E se sei un amante dei Podcast ti spoilero che da pochi giorni anche Chipcount, questa newsletter che già puoi ascoltare in cuffia direttamente dalla tua mail, è disponibile su Spotify e le piattaforme di streaming.
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La classifica di Spotify però mi dice anche che l’episodio che più è stato apprezzato è quello dedicato alla Posizione. Ed è un bene che sia così! Perché il concetto di posizione, e se segui Pokertalk l’avrai visto mille volte, è probabilmente il più importante quanto si tratta di prendere decisioni ottime di lungo periodo. Detto papale papale: “parlare in posizione” ossia decidere per secondo, o per ultimo addirittura, ti garantisce un vantaggio competitivo rispetto al tuo interlocutore, che sia un collega, un amico, un venditore, tua mamma, perché, banalmente, hai più informazioni. Sai cosa ha detto, o fatto, l’altro, e puoi agire di conseguenza.
(prosegue dopo il quote della settimana)
“Parlare in posizione” ha una serie di vantaggi strategici:
Mettere pressione: volenti o nolenti chi decide prima di noi non sa cosa faremo o come reagiremo. Una condizione che può generare pressione, poca fiducia, insicurezza.
Controllare il ritmo: parlando per ultimo decidi tu se chiudere la questione o riaprirla. Potendo cambiare in corso d’opera.
Allena l’ascolto: dovendo decidere per ultimo sei costretto ad ascoltare attentamente quanto successo prima. Non farlo potrebbe essere drammatico e depotenzia la tua decisione a seguire, qualunque essa sia.
Sei credibile: su questo punto vorrei sapere il tuo parere, ma io ascolto più volentieri una persona che mi ha ascoltato a sua volta piuttosto che uno che arriva, parla e se ne va come se fosse tutto lui. A mia volta mi piace l’idea di influenzare positivamente la percezione degli altri, facendo considerare il mio punto di vista come più riflessivo e ben ponderato.
Ti adatti: un altro degli insegnamenti che il Poker ti da è quello di capire se e come adattarsi al tavolo e agli altri giocatori. Beh, decidere per ultimo ti consente di capire se e come adattarsi agli altri e alla situazione in corso. Fuori dal tavolo risulta ancora più evidente e determinante.
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Questi sono solo alcuni dei vantaggi strategici che il decidere per ultimo ti garantisce. Sdrammatizzando un po’ immagina quanto possa essere meglio vendere un prodotto se sai già quanto l’acquirente sia disposto a spendere o negoziare il tuo stipendio senza che l’azienda sappia quanto già prendi o quanto vorresti prendere o immagina quante discussioni potresti evitare in famiglia se potessi sapere in anticipo come pensa, agisce e reagisce la tua compagna o fidanzato, mamma o fratello.
Questi sono alcuni degli aspetti che il concetto di Posizione aggiunge alla discussione sui Processi Decisionali dentro e fuori dal tavolo. Ti lascio anche qui sotto una clip sul tema estratta da Poker Model, il video corso gratuito che trovi sul nostro sito, che ti racconta i segreti del Poker per prendere decisioni profittevoli al tavolo, al lavoro e nella vita di ogni giorno.
Vediamo se Spotify ci premierà anche l’anno prossimo.
✏️ Matteo | Pokertalk Chipcount: perché nello studio e formazione personale e professionale every chip counts.