Chips 21 | Perché non fai soldi nel tuo lavoro (anche quando, magari, sei bravo)
3 lezioni di vita e di business che ho imparato questa estate. Al tavolo.
Come ogni inizio agosto sono stato qualche giorno a Brighton, in Inghilterra. Se ci vediamo su Instagram probabilmente già lo sai e sicuramente saprai cosa andrò a raccontare qui in questa Chips. Vado a Brighton un po’ per scappare dal caldo di Milano, un po’ perché passeggiare lungo la dorsale della Manica mi resetta e mi rilassa e un po’ perché sono un vecchio nostalgico di quando, nei Novanta, ci andavamo a studiare l’inglese. Spoiler: mai imparato. Non lì per lo meno.
A Brighton sul mare c’è un piccolo Casinò. Un solo tavolo da Poker, che non si riempie nemmeno tutto spesso. Ma in 4 minuti si è tutti amici e si passa il tempo più a chiacchierare e mangiare insieme che giocare. Chi vuole provare a fare i soldi va a Londra. Qua ci sono solo localz, anziani, anziani localz e io.
Mi sono seduto al tavolo un paio di sere e anche questa volta il Tavolo mi ha insegnato qualcosa. Te lo racconto.
Ecco 3 motivi per cui non fai soldi nel tuo lavoro (anche quando, magari, sei bravo)
🥕 LEZIONE 1: CONCENTRAZIONE/OSSERVAZIONE
(prosegue dopo la foto)
Il ragazzo nella foto si è seduto con 1000 Sterline. Ha guardato tutto il tempo le Olimpiadi sul telefono. E si è alzato con 0 Sterline. Probabilmente gli conveniva andare a Parigi.
Questo è un errore gravissimo, spesso sottovalutato.
Non puoi pensare di prendere decisioni profittevoli se non sai chi e cosa sta succedendo intorno a te.
Quello che sei e quello che sai cambia di peso rispetto a chi reagisce alle tue azioni. La tua scelta deve essere diversa con/contro persone e contesti diversi. Ma se non osservi, non lo sai. Fai scelte a caso, perdi soldi. Colpa tua.
🥕 LEZIONE 2: BENESSERE FISICO E MENTALE
(prosegue dopo la foto)
A meno che tu non sia Maradona se ti presenti al lavoro ubriaco la tua performance sarà giocoforza peggiore. Il ragazzo in questa foto, lo vedi anche tu, si è seduto col viso rosso pompeiano e una birra in mano. Poi ha ordinato un’altra birra. Poi un’altra. Poi ha finito i soldi.
Per prendere decisioni profittevoli devi innanzitutto concentrarti e osservare come abbiamo visto nella lezione precedente. E per farlo devi stare bene. Bene di fisico e bene di testa.
Non credo servano tanti esempi, questo è chiarissimo al Tavolo, ma anche in qualsiasi altro contesto.
Prima di vedere la Lezione 3 ti dico anche questo, che praticamente è la risposta alla domanda “Ma tu giochi ancora?” che mi fanno tutti quando sono in giro col Poker Model Live. Eh, no. Io praticamente non gioco più, perlomeno nel senso PRO del termine. E il motivo sono proprio i punti 1 e 2 che abbiamo visto qui sopra. Cioè, no non sono un ubriacone, però mi rendo conto che, probabilmente a causa dell’età avanzata, non ho più quella forza fisica e mentale per sedermi al tavolo al 100% delle mie possibilità e mi rendo perfettamente conto di non riuscire a stare concentrato e osservare per lunghi periodi di tempo. Rendersene conto è fondamentale.
🥕 LEZIONE 3: LE INFORMAZIONI
(prosegue dopo la foto)
Ok, qui su Chipcount lo abbiamo detto mille volte: prendere decisioni profittevoli è questione di informazioni. E le informazioni le devi raccogliere tu. E le informazioni sono ovunque. Guarda questa foto: lui è Johnny, persona squisita ed educata, giocatore old style, qui a Brighton un’istituzione. Le persone girano, lui c’è tutte le sere. Al terzo minuto mi aveva già adottato. Lo amo. Però poi ti ricordi che al Tavolo l’obiettivo è sfruttare il tuo vantaggio competitivo per prendere decisioni ottime di lungo periodo e, possibilmente, fare soldi. Ecco, guarda la foto, Johnny è qui alla mia destra con alle dita l’equivalente di 3 monolocali tra Dover e Bristol. Se ti siedi al NL300 (per i non tecnici vuol dire che siamo tutti seduti con circa 300/600 Sterline davanti) capisco subito che i soldi che ci stiamo giocando per te sono noccioline e questo ti porterà a giocare rilassato, senza pensarci troppo e soprattutto per divertirti, per “vedere le carte” e finirà che mi chiamerai con progetti, second pair, third pair, no pair (per i non tecnici vuol dire che giocherà mani medie solo per il gusto di giocare o, magari, sgamare un bluff ad esempio….). Ti voglio bene Johnny ma questa è un’informazione troppo facile da processare e troppo assassina. Anche io ho 3 monolocali ma non alle dita.
🥕 LEZIONE EXTRA: BANKROLL MANAGEMENT E RISK (investi soldi che puoi perdere).
(prosegue dopo la foto)
Questa fa il paio con la Lezione sopra. La inserisco in questa chips perché su Instagram vi ha fatto morire dal ridere: lui è il collegiale con autista. Ragazzo simpatico e giocatore onesto, però se al NL300 ti siedi con solo 100£ io capisco subito che quelli sono tutti i soldi che hai e hai una paura fottuta di perderli. Le tue decisioni saranno inevitabilmente condizionate. Tu non farlo.
✏️ Matteo Fini | Pokertalk Chipcount: perché nello studio e formazione personale e professionale every chip counts.
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Matteo, bentornato con le tue chisp di Chipcount!❤️